Gli ITS Academy come leva di rafforzamento della PA
La formazione terziaria professionalizzante si fa sempre più attrattiva e diventa per i giovani anche un’opportunità per prepararsi a lavorare nella PA. Le amministrazioni, infatti, hanno bisogno di nuove figure professionali, con competenze adeguate a gestire temi come cybersecurity, intelligenza artificiale, data governance. A parlarne in questa nuova puntata della Rubrica “I protagonisti del cambiamento” Nicola Modugno, Direttore Fondazione ITS Umbria Academy, intervistato da Gianni Dominici, Direttore generale di FPA
Fanno parte della nostra storia dei distretti, delle relazioni industriali, della diffusione delle innovazioni su dimensione territoriale i cosiddetti ITS – Istituti tecnici superiori, nati nel 2010 e che assumono oggi la denominazione di ITS Academy a seguito di una recente riforma (Legge 15 luglio 2022, n. 99) che ha istituito il Sistema terziario di istruzione tecnologica superiore. Il nuovo sistema ITS Academy potrebbe avere un ruolo fondamentale in un mercato del lavoro frammentato come il nostro, segnato da una parte da tassi di disoccupazione elevati e dall’altra dalla scomparsa di alcune professioni: a raccontarlo Nicola Modugno, Direttore Fondazione ITS Umbria Academy, intervistato da Gianni Dominici, Direttore generale di FPA, all’interno della Rubrica “I protagonisti del cambiamento”.
Un modello di partecipazione e governance territoriale
Agli ITS viene assegnato il compito di contribuire a risolvere almeno in parte il problema del mismatch tra domanda e offerta di lavoro coerente con i fabbisogni di professionalità. Le aziende fanno fatica a individuare profili di competenze tecniche adeguate ai loro fabbisogni e questo avviene anche nella pubblica amministrazione, chiamata ad attuare la trasformazione digitale del Paese, chiamata a gestire temi come cybersecurity, intelligenza artificiale, gestione dei dati. Con l’obiettivo di dare una prospettiva ai giovani ed elevare il livello di competitività delle imprese, gli ITS rappresentano nel sistema terziario, quindi post diploma dell’istruzione italiana, una nuova formula che vede protagoniste le imprese nella stesura dei percorsi curriculari e nell’erogazione della stessa docenza; seguono una impostazione responsabilmente sociale, non a caso sono fondazioni di partecipazione, perché riescono ad attivare la collaborazione fra pubblico e privato e fra i soggetti che animano il territorio, come il sistema scolastico, l’università, le rappresentanze di impresa e le fondazioni bancarie.
Gli ITS Academy come laboratori di idee
Esiste una tendenza alla licealizzazione dell’istruzione che non offre un adeguato sbocco professionale e che rispecchia un problema culturale tendente a non valorizzare i percorsi STEM – Science, Technology, Engineering and Mathematics. Anche le donne si ritrovano escluse da una formazione prettamente tecnica, legata alle scienze, alla tecnologia, all’ingegneria e alla matematica, e in quest’ottica le politiche di genere dovrebbero intervenire per rendere attuabile uno degli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), che è quello di raddoppiare il numero degli iscritti ITS entro il 2026. I percorsi formativi ITS non seguono la vocazione dell’iper-specializzazione perimetrata; si adottano metodologie didattiche applicative, puntando sull’apprendimento attivo, sulle attività laboratoriali e sullo sviluppo delle competenze trasversali, delle cosiddette soft skill.
L’esperienza ITS Umbria Academy
ITS Umbria Academy è al primo posto nel ranking nazionale dal 2013 ad oggi perché è una fondazione politecnica con dipartimenti di eccellenza nelle aree tecnologiche previste dalla normativa: meccatronica, agroalimentare, edile, biotecnologica, dell’economia di impresa, dell’efficienza energetica e non solo. Nata all’interno di una delle principali associazioni datoriali, Confindustria, oggi annovera tra i suoi membri Confcommercio, CNA, Confagricoltura, Collegio dei Geometri, Associazione Nazionale Costruttori Edili, con l’obiettivo di offrire percorsi formativi strutturati sulle esigenze delle realtà territoriali.
Cosa chiedere al Governo?
C’è l’assoluta necessità che vengano emanati i decreti attuativi della legge di riforma degli ITS Academy e che venga messo a terra il PNRR che prevede investimenti in tecnologie e in formazione tecnica. La terza raccomandazione riguarda la possibilità di dare seguito alle progettualità già avviate, come ad esempio al protocollo d’intesa stipulato qualche mese fa tra l’Associazione nazionale ITS, il Ministero dell’Istruzione e del Merito, l’Agenzia Nazionale per la Cybersecurity, la Fondazione Leonardo, Confindustria e altri soggetti con l’intento di formare dei profili che siano in grado di intercettare processi di innovazione ai quali non si può sottrarre la pubblica amministrazione.